Pubblicato da: gigiababette | 25 novembre 2016

Finchè morte non vi separi (I will survive)

702398
In questi giorni, due mie care amiche hanno subito un grave lutto.
Mi viene da dire parole un po’ crude ma ormai mi conoscete e sapete come sono fatta: mi girano le palle a leggere le frasi di circostanza ma capisco anche che non ci siano parole da dire.
La (mia) verità è semplicissima: col cazzo che è vero che “il dolore con il tempo passa”
Sacrosantissima palla per darci il contentino.
Il dolore e il senso di vuoto non passeranno MAI. Bisogna farsene una ragione, se di ragione si può parlare nel momento in cui ti pare di averla persa totalmente.
Far passare del tempo per stare meglio non vuol dire “elaborare il lutto”.
Elaborare il lutto, significa farsi violentare dal dolore, svegliarsi di notte urlando con il cuore in gola gonfio di sangue rappreso, farsi trapassare dallo stordimento, assorbire lacrime e nausea fino allo sfinimento per poi arrivare a concepire un diverso modo di soffrire.
Dopo aver superato questa fase, saremo dei sopravvissuti. Dei sopravvissuti alla mancanza.
Affetti e amicizie sono fondamentali per raccattare i pezzi, dobbiamo per forza avere accanto “presenze” che ci aiutino a non cadere nel buio… ma è un “lavoro” che ognuno deve smazzarsi da solo… E ci vogliono le palle.
Tutti noi, orfani di padri, madri, sorelle (tiè), figli… siamo diversi. Non ci sarà più un natale uguale agli altri, un compleanno, un tramonto o una gioia lieve. Ci sarà sempre quel piccolo, grande, immenso dolore nascosto dietro a un sorriso sghembo a dirci “sì, sono felice ma quanto lo ero di più quando non lo sapevo”. E non perdiamo tempo a incazzarci con chi non ci capisce… perchè il loro cervello e il loro cuore non potrà concepire un decimo del nostro stato d’animo.
Ma cosa viviamo a fare sapendo di dover sopportare un male così atroce?
io, sopravvissuta a tante morti, dico che non lo so per certo: ma quando vedo mia sorella so che il mio sangue è uguale al suo sangue che è uguale al sangue di mamma e di papà e di nonno e di nonna e di zio e di zia e sarebbe uguale al sangue di mia figlia e di sua figlia e sì, cazzo, siamo tutti dei pezzi di carne legati da un filo inscindibile di amore che, fanculo, nessuna morte porterà mai sotto terra.
Ecco perchè si sopravvive. Per amore. Della vita, che sopravvive alla morte
Pubblicato da: gigiababette | 14 febbraio 2016

delle tette e dintorni (o intorno)

800px-Egon_Schiele_-_Totes_Mädchen_-_1910alte belle sode sinuose antigravitazionali morbide sonnacchiose gutturali tonde
saporite immense sfuggenti ferme sonnacchiose suadenti erotiche
confortevoli nobili forti vibranti compatte neoclassiche melodiche

queste sono le mie tette. distintamente mie.

mai, mai e poi mai mi sarei aspettata che sarebbero state anche ingannevoli. eh sì. mi hanno raggirato, imbrogliato, nascosto, taciuto

ho dovuto mettermi a testa in giù, per farle ballare e danzare a suon di respiri, le ho prese al volo mentre si ergevano a ballare un suono dolce e lieve. e solo lì, in quella posizione assurda, mi sono accorta di un piccolo nodulo

che sceme… scherzate? no. ma com’è possibile celare un nocciolo di albicocca in un’albicocca? si può

ok. non sono preoccupata, sono una bambina e non posso avere nulla di grave però… però… è da una settimana che non ho più voglia di fare niente…

dormo a pancia in su e mi sveglio con le mani a coppa, sulla tetta imbrogliona e mi chiedo e richiedo “com’è possibile?”.

ma possibile… cosa? invecchiare? avere un malanno? non essere invincibile, invulnerabile, intoccabile?

non so. non posso dare risposta a domande che nemmeno riesco a fare.

aspetto, vediamo, e intanto mi tocco

Pubblicato da: gigiababette | 25 gennaio 2016

Dell’amore, della morte

image.jpegSono già sette anni ma, ovvio, pare ieri: sono sempre più convinta che non ci sia dolore paragonabile alla perdita di una mamma.
Qualcuno dice “darei qualsiasi cosa per avere un attimo ancora”
Io no, non potrei sopportare altro risucchio nel vuoto.
Perché è proprio così che fa la morte: ti risucchia la carne

l’essenza di mum è ora la sua assenza, ridondante negli attimi del quotidiano: la cerchi e lei c’è ma la carne… O no… La carne, il profumo di lacca per capelli, la ciccia e il neo sul collo. No.

cerca Gigia, segugio Gigia, cerca ma non la trovi

ssssslurp. Risucchio.

 

Pubblicato da: gigiababette | 28 luglio 2015

Sul Filo dei pensieri

il-filo-di-anna_DEFINITIVO - Copia

Pubblicato da: gigiababette | 30 giugno 2014

Tram(vai)… Vado

Sono capace di trovarmi commissioni lontanissime da casa, pur di prendere un mezzo pubblico, indossare la musica da passeggio e attraversare Milano, cercando di guardarla con occhi da turista

E ci riesco sempre: lo splendore della bellezza, della luce e dei cortili nascosti della Milano malafemmina, oziosa si, dopo il correre del giorno quando all imbrunire, dopo un aperitivo alle nove, si mette a guardare la anime che rientrano a casa

Chi non la ama, non la conosce. Chi si ferma al casino, non la sa ascoltare.
Lo sanno bene i giapponesi che, ammettendo di non conoscerla, cercano di fotografarne lo spirito, ogni istante. Chi ne parla male e’ perché se ne sente escluso.

Ed è facile rimanerne fuori: devi muovere il culo quando te lo dice lei e se non lo fai sei “out” – come si usa dire oggi – o sei una “slandra” o uno “slandrun”… In dialetto milanese.

Io sono quasi arrivata a casa e non vorrei scendere, andrei al capolinea, ma mi scade il biglietto e questo euro e cinquanta me lo sento ben speso per un tour d’amore, sotto a un cielo che sembra salentino, un vento che porta al mare ma termina in una suadente penombra alberata.

Ecco… Dietro ai finestrini, via Manzoni e giapponesi sotto al teatro alla scala che fotografano lo spirito estivo di una Milano da sorseggiare

20140630-163657-59817335.jpg

20140630-163659-59819123.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 25 giugno 2014

Chilometri e chilometri

Mi sento molto forrest gump
Però io corro e non so dove andare… Nesduno mi segue… Corro e penso.

Però Penso troppo: arrivo in piazza san Babila e… Torno indietro per riposare i pensieri

Se solo potessi fare streching al cervello…

#running #infitnesswetrust #ansia

20140626-001822-1102564.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 giugno 2014

Un piatto di lacrime

Basta davvero poco: sistemi vecchie cose e ne saltano fuori vecchissime… Risultati di traslochi infiniti che hanno caratterizzato la mia vita

Un biglietto ingiallito, su di una scatola di acari danzanti, con un servizio da the orrendo… La scrittura di mum.

Il “corriere” all’interno, per proteggere la ceramica, data il giuno del 96… Quasi 10 anni fa…

Come ero? Felice. Ero felice.
Stavamo traslocando in una casa nuova col giardino, tutti insieme e faceva caldo. Ero innamorata e bellissima.

Il mese dopo sarei partita per un paese straniero, quasi una luna di miele, e mi sentivo il mondo nelle mani

Poco importa se quel finto amore sarebbe finito un paio di anni più in la; poco importa se tragedie mi avrebbero fatto sorridere con occhi tristi.

Io non lo sapevo. Ero padrona del mondo.

Ero.

20140623-223926-81566148.jpg

20140623-224045-81645930.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 19 Maggio 2014

Dubbio

Non so se mi innervosisce di più l’ignoranza o l’ipocrisia…
Mmmm…

L’ignoranza: il non conoscere
L’ipocrisia: il conoscere ma fingere

Ok. L’ipocrisia.

20140519-232922-84562836.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 17 Maggio 2014

Sulla pelle e sulle palle

Basta cambiare una vocale e dalla pelle alle palle e’ un attimo.
Ho un giramento, sulla pelle e sulle palle, in sottofondo.
Talmente in sottofondo che non lo individuo.
Ma mi sono sfasciata le dita, Ho un giramento di palle in sottofondo. Talmente in sottofondo che non lo individuo.
Ma mi sono sfasciata le dita, sanguinanti come non succedeva da tempo, a farmi capire che qualcosa non va. Decisamente e fortemente non va.
E si’ che lo so che tante cose non vanno.
Eppure, a volte si copre. Il sangue.
Ma si scoprono le mani aperte.

Mi mangio dentro e fuori.
Sulla pelle e sulle palle.

20140517-231138.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 6 Maggio 2014

Non abbassare la guardia mai

“Chissà cosa affascina, chissà cosa piace, in un uomo aggrappato alle corde che non vuole cadere”

“Non è da tutti entrare sul ring”… E c’è chi combatte ogni giorno e cerca di stare in piedi, tenuto da corde immaginarie… Poi, dopo tante sconfitte, arriverà la vittoria, e ci “godremo la felicità al massimo”

pacifico, boxe a Milano

Paura, respira, brucia, balla tutto… Brilla tutto

Pubblicato da: gigiababette | 5 Maggio 2014

Buona notte?

20140506-001818.jpg

Sono stufa di dovermi guardare le spalle anche dagli incubi, mentre dormo.

Però ho messo a fianco del letto i guantoni per attaccare o difendermi… E le scarpe da corsa per scappare, se necessario.

Così, posso provare a dormire.

Pubblicato da: gigiababette | 16 gennaio 2014

Onirico

Ho dovuto intavolare una seria discussione con lo sciroppo della tosse. In cambio del suo orrendo sapore di anice ha meravigliosamente patteggiato con materassate lunghe e cariche di sogni.

Fatto sta che queste notti di cough cough sono stare accompagnate da stati di coma profondo e sogni incredibilmente belli… Tutto perfetto: successo sul lavoro, magra e figa, scopate che nemmeno rocco, salute, calma e quasi noia. No stress.

Ho corso con goldrake, fumato pacchetti di multifilter bevendo lagavullin, organizzato fiere a livello mondiale, goduto al massimo: sempre sotto riflettori magnanimi…

Poi ti svegli e stai di merda.

Eh no, caxxo, allora preferisco tornare a sognare il mio serial killer, il mio mostro dalle unghie affilate, la morte del respiro.

Almeno la realtà e’ un zin meglio, no?

Fanculo, mi tengo la tosse

20140116-234204.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 10 gennaio 2014

Fotoromanza

Quando la chiara cadrà dal calorifero perché è una culona

20140110-194331.jpg

La Paola, che è con me sotto al piumone, si spaventerà da morire

20140110-194456.jpg

E mi pianterà le unghie sotto l’ascella.

20140110-194551.jpg

Fine

Pubblicato da: gigiababette | 30 novembre 2013

Never ending story

L’amore di un genitore e’ paragonabile solo a quello di un animale: assoluto

E quando viene a mancare, esplode

20131130-234036.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 27 novembre 2013

La vita

Mi ammazza

20131127-221250.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 novembre 2013

Quel dio che mi ama così tanto

Mi darà una vita lunghissima.

Così vedrò morire tutte le persone che amo

Riposa in pace terribile, adorata, piccola ma grande rompi coglioni… Ciao zia…

20131122-205629.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 16 novembre 2013

Leggermente pesante

E’ che forse l’anima pesa più del corpo ed è più stabile.
E’ che forse l’anima e’ comunque leggera e fa meno fatica, del corpo, a portarsi dietro gli anni.

Quindi il corpo (l’involucro) pesa più dell’anima (il ripieno) nello spazio materiale ma l’anima pesa più del corpo nello spazio “casa” del calore umano

Cos’ho detto? Boh.

Fatto sta che il suo corpo e’ stanco e ha scelto il coma per riposare.
Ma la sua anima e’ sveglia e, se le parli tra una lacrima e un punto di domanda, il suo cuore accelera i battiti.

Leggero. Leggera.

20131116-193316.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 3 novembre 2013

Dormire dolce dormire

20131103-224543.jpg

Difficili, troppo difficili queste “istruzioni per dormire” di Kajetan Kovič. Forse ci vuole un cuore di poesia che a volte proprio non c’è. Nemmeno a spremerlo. Nemmeno sperando. Nemmeno andando.

Certo, addormentarsi.
Scacciare la luna
dalla finestra.
Mettere in contumacia
le zanzare.
Stabilire per i gatti
lo spazio notturno.
Zittire i malinconici
cani dei vicini.
Chiudere l’udito
a tutti i rumori
tranne a quello della pioggia.
relegare tutti i pensieri
angosciosi nel posto
che gli spetta,
nel tempo passato
o futuro.
Sistemare i sentimenti
nei reconditi
meandri del cuore,
in astucci
chiusi a chiave fino all’alba.
Reprimere i dolori.
Controllare i desideri
e superare le offese.
Non comporre poesie.
Afferrare il filo di una storia
e inventare una favola.
Fungere da mamma a se stessi.
Essere la propria amata.
Coprire di baci
il cuore insoddisfatto.
Coprire con una coperta
le membra infreddolite.
Entrare
nell’enclave monastica
del buio e del silenzio.
Andare lontano.
In capo al mondo.
Al confine dei sogni e dei non sogni.
E magari
ancora più lontano.

Pubblicato da: gigiababette | 2 novembre 2013

Onora il padre e la madre

Ognuno ha i propri riti: c’è chi fa dire messa, chi va a piangere su una lapide, chi mette un fiore nel vaso

Sono sempre stata dell’opinione che sia inutile andare al cimitero ma credo che potrei benissimo essere presa in giro per quel che faccio io. Quindi taccio.

Da anni accendo candeline sul balcone e più resistono accese, più mi dico “sono loro che proteggono la mia fiamma”

Stasera ho deciso di mettere la fede che ha unito mum e papà. Mi sembra bello indossare il loro abbraccio su un dito.
La cerco, la metto. E mi turbo con quel tanto di lacrimuccia a premere sul bordo dell’occhio come un sentimento represso

La mia mano rovinata da ustione giovanile e dal freddo di questi miei inverni, sembra molto più vecchia di quel che è.
E’ la mano di mia mamma.

Sorrido un po’ impressionata e penso che, meravigliosamente, mamma e papà sono io.

20131102-190456.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 21 ottobre 2013

Ole’!

Credo che la propria vestizione per andare al funerale di una persona amata sia una delle cose più idiote di questa vita: dovremmo essere liberi di lasciarci cadere dal letto e trascinarci alla bara in pigiama e con le budella esposte grondanti di tristezza

20131021-091841.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 18 ottobre 2013

fame di vita

taleggio-castagna-1-previewun dolore di quelli che ti piegano la schiena. non le spalle.

le spalle sono affrante da morti precedenti e questa, una in più, non sa dove posarsi e cala come un’ernia proprio in mezzo alla spina dorsale. splat.

quel dolore fisso lì, sembra sempre simile agli altri ma non lo è. non lo è perchè arriva sullo sfinimento da distacco e ti dice “pensavi di essere arrivato giù? eh no, ce n’è ancora un pezzetto”

poi ripenso a pochi giorni fa, quando mi lanciava i baci con la mano e rideva con quegli occhioni chiari chiari e puliti, cazzo, puliti con l’onestà e la purezza di uomini che non ci sono più. così lo voglio ricordare mica dov’è ora

passano le ore e poi a tutti viene fame, dietro a uno sguardo colpevole per essere vivi con lo stomaco che borbotta

“ma dai, tieni, è il formaggio che ho comprato per il bruno”

ed è forse questo il funerale migliore che, a ben vedere, è una semplice comunione: con un’ostia di pane e un fondo di vino, avere in bocca il sapore di quello che ha mangiato, ieri sera

ieri sera, prima che un respiro se lo portasse via e lasciasse qui tutti con le spalle piegate, la schiena curva e un retrogusto di taleggio

Pubblicato da: gigiababette | 7 ottobre 2013

Non sono una signora

Non mi trucco
Non mi strucco
Sono sempre così, rughe comprese, capello bianco compreso
Non ho le mutande frou frou ma quelle belle comode per correre e fare fit boxe
Non mi scandalizza niente
Non mi vergogno di niente
Mi piace scopare e se non scopo non capisco
Mi piaccio, cazzo, si
Rutto e ballo sotto la pioggia o sotto il sole
Non mi guardo allo specchio
Non mi faccio fotine sceme da mettere su fb
Non faccio l’intellettualoide di sinistra
Non faccio la saccente di destra
Non faccio quella che ha avuto tutto dalla vita e soffre (mannaggia) perché ha finito l’eye liner
Non mi metto lo smalto perché quando carico e scarico il furgone, mi rompo le unghie
Non dico “che bello essere grassa” quando sono una balena e non dico “che bello essere magra” quando sono un’acciuga
Non sono ipocrita
Se dico qualcosa sono (spesso) coerente
Se sono depressa, mi urlo dentro e mi prendo a sberle da sola
Le uniche “facciate” che conosco sono quelle che prendo contro il muro
Sono tirchia, tanto.
Quando sono una donna di merda, lo dico
Se voglio qualcosa, non faccio finta di essere pazza per ottenerla
Se ho le corna, ammazzo
Se metto le corna, non lo scrivo sul blog come se fosse una terapia di coppia
Non faccio finta di essere intelligente con una parlantina nozionistica: se non so, chiedo e bevo
La mia valigia e’ sempre semi vuota perché quello che mi serve me lo porto addosso o dentro
Non ho figli, ma se li avessi avuti mi rispetterebbero perché sarei cagna come loro
Non voglio un marito ma un uomo cane: perché solo i cani sono fedeli

Non sono una signora, ma sono femmina

Voglio semplicemente essere hulk

20131007-234427.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 1 ottobre 2013

Les derniers mots

20131001-111035.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 settembre 2013

La prima volta (e se non muoio, non l’ultima)

20130923-221737.jpg

Esaltatissima da endorfine, salti, saltelli, calci e pugni, piegamenti, guardie e stiramenti.

Sono sopravvissuta alla prima lezione di fit boxe: ho creduto di morire, ma di una morte felice e consapevole di sudore, muscoli, sangue che scorre e vita nelle vene.

Ora, dopo la doccia, arrivano anche le prime “ferite di guerra”: all’inizio solo la mano, poi il ginocchio, poi lo stinco, le braccia, le spalle…

Che dire? Godo.

Pubblicato da: gigiababette | 11 settembre 2013

Oh parbleu!

20130911-020917.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 10 agosto 2013

Scelte di vita

Io DAVVERO non so scegliere tra bignè e cannoncini

20130810-213446.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 10 agosto 2013

Urla nel silenzio

Dapprima indistinte, poi nitide: grida di uomo nella notte.
Esco sul balcone e vedo un tipo in bicicletta che, con vocione rauco, dice “mi sono rotto i coglioni di essere trattato così, ho anch’io la mia dignità, sono un uomo”
Trovo tutto questo molto triste: uscire di casa, per sfogarsi pedalando ed esprimere la propria sofferenza parlando con una Milano, vuota, alle 3 di notte… Beh… È un motivo in più per non farmi dormire
Però penso che io ho raccolto il suo dolore e lo sto condividendo con voi e sto meglio: ora, qualche briciola che mi legge, sa che lui è un uomo e che dev’essere trattato con la dignità che merita.
Buonanotte a chi non dorme ma dormirà in pace

20130810-025636.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 7 agosto 2013

Insomnia

Non ho sogni (ne illusioni) perché sono in un perenne stato di (s)veglia

20130807-233004.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 luglio 2013

Marzullostyle

La vita e’ solo una questione di pesi… O di persone pesanti? 🙂

20130723-085836.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 luglio 2013

Io soda? Si ma…

Solvay!

Posseduta da un folletto ecologista, l’ho comprata l’altro giorno e sto mettendo in pratica le sue prodigiose virtù sgrassanti.

Presa da questo raptus maniacale, la sto spargendo un po’ ovunque come petali di rosa…

Peccato aver avuto la brillante idea di pulire la vasca della friggitrice… C’era scritto a caratteri cubitali di non usare la soda sull’alluminio… Risultato? La vasca ha cambiato colore e quello poco mi importa. Secondo voi è nocivo cucinarci ancora?

Evviva il sapone…

Pubblicato da: gigiababette | 20 luglio 2013

Sempre parole d’amore

Guardate le gote…

Jean-Honoré Feagonard, “la lettera d’amore” – 1770

20130720-024218.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 19 luglio 2013

Quando si ama

Parole abbandonate sulle panchine del parco Sempione… Infinite dichiarazioni d’amore a segnare un tesoro rivelato

20130719-092049.jpg

20130719-092058.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

caduto dal cielo

esco di casa e vado in palestra a fare la nuova scheda: 2 ore, sono morta

arrivo a casa e sorpresa! ascensore in riparazione

ovviamente devo fare un sacco di commissioni PER FORZA e non posso rimandare

gli operai mi vedono salire 5 piani una volta, due volte, tre volte, sempre carica come un mulo

alla quarta volta il tipo, impietosito, mi dice che mi mette in funziona l’ascensore se non devo andare all’ottavo piano

“ma grazie!”

urla a un collega “sali che devo andare al quinto!”

bella allegra deposito corpo sfinito e sudato sull’ascensore. scendo felice e grido, guardando la porta, un GRAZIEEEEE rivolto a un non ben identificato soggetto riparatore di ascensori.

infilo la chiave nella toppa di casa e vedo un tizio saltare fuori dall’ascensore! “che spavento! ma lei dov’era?”

“sull’ascensore” mi dice

“IO ero nell’ascensore… lei era sopra di me!?!?!?”

ridacchia alla mia infelice espressione e ribatte “capito perchè non doveva andare all’ultimo piano?”

atterrita all’idea dello SCHICH che avrebbe fatto il suo corpo spantegato, ho subito pensato… ma questo qui… mi fissava dall’alto del soffitto della cabina? e se avessi fatto una puzzetta? un dito nel naso? una grattata di patata?

 

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

ricettine velociveloci “a occhio”

non chiedetemi le quantità: non ne ho idea, vado “a occhio”, “a stomaco”, “a naso”

ma, fidatevi, sono buone e, a seconda delle aggiuntine, sane.

verdura1TORTA SALATA DI VERDURA MISTA

far cuocere in padella una confezione surgelata di “misto mediterraneo coop” oppure qualsiasi contorno di verdure miste (patate, zucchine, pomodorini, peperoni, zucchine, ecc.)

preriscaldare il forno a 200 gradi, mentre si srotola la pasta sfoglia già pronta e la si mette in una tortiera

dopo aver bucherellato il fondo con una forchetta, riempite la base con la verdura e ponetevi sopra delle belle fette di taleggio o scamorza o semplicemente grana grattuggiato

informare per 20 minuti sempre a 200°

 

verdura2TORTA SALATA DI SPINACI

fate cuocere a vapore 500 gr. circa di spinaci. strizzateli (dopo che si sono raffreddati, of course)

preriscaldare il forno a 200 gradi, mentre si srotola la pasta sfoglia già pronta e la si mette in una tortiera

mettete in una ciotola: spinaci, una confezione di stracchino, grana, 1 uovo, sale, pepe e noce moscata. mescolate il tutto e disponetelo sulla base dopo aver bucherellato il fondo

alternativa 1: aggiungete al ripieno dei cubetti di pancetta affumicata precedentemente rosolata in padella

alternativa 2: sopra la base di pasta, mettete delle fette di prosciutto cotto e poi spinaci & co.

informare per 20 minuti sempre a 200°

 

POLPETTE DI CAVOLFIORE

fate cuocere a vapore un bel cavolfiore. mettetelo in una ciotola e schiacciatelo con la forchetta

aggiungere: grana grattuggiato, sale e pepe, noce moscata, mezza busta di purè in fiocchi (o di più se l’impasto è troppo “bagnato”), un uovo

a questo punto, sta a voi decidere se rendere la ricetta meno dietetica. io le ho provate tutte, si possono aggiungere dadini di pancetta, prosciutto cotto, scamorza, pezzetti di acciuga, wurstel… vedete voi…

fate delle palline e cuocete a 180° fino a che non sono belle dorate

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

teomondo scrofalo

scofaloche io riesca a battere tutto il corpo degli alpini bevendo grappa bianca secca è un fatto risaputo.

che qualche aperitivo in più mi abbia fatto prendere qualche chiletto, mi fa girare le palle ma ne sono pienamente consapevole. con un zin di senso di colpa.

per cui, vado in palestra e chiedo al trainer un allenamento più intenso per farmi dimagrire. lui mi guarda e chiede “bevi?”

minkia! ovviamente intendeva sapere se bevo acqua durante il giorno ma io mi sono sentita talmente presa in castagna che, molto stizzita, gli ho risposto “quanto basta!” e ho girato le mie chiappette nervose verso il tapis roulant.

cin cin!

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

psf 3

(post stile facebook 3)

sto scrivendo un libro

(almeno, ci provo)

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

psf 2

(post stile facebook 2)

niente è come correre. niente. nemmeno se devi fare la doccia in ogni fontanella del parco sempione.

Pubblicato da: gigiababette | 14 luglio 2013

psf 1

(post stile facebook 1)

BENTORNATO FRA’…

Pubblicato da: gigiababette | 28 Maggio 2013

caro dio, se ci sei batti un colpo

maniè  la prima volta in quarant’anni  (e spiccioli) che mi rivolgo a te, quindi, penso che non sia un gran disturbo ascoltare questa sana e consapevole peccatrice. anzi, mi scuso già da subito per essere così grezza ma in questi giorni mi hai tolto anche la poesia e non mi va proprio di andare per il sottile.

non che ti cambierà qualcosa, ma mi sento di dirti che sono arrabbiata. me ne hai combinate tante in tutta la mia vita ma non mi sono mai lamentata: ora, davvero, qui succedono cose strane  e mi hanno detto che tu sei l’unico a potermi dare una risposta.

io non ho fede ma fiducia in te e, nonostante la mia incazzatura, cerco di vedere quel disegno divino di cui tutti parlano, ma non lo vedo proprio

tra le tante cose, in meno di un anno hai lasciato morire due miei amici, con morti assurde riportate dai giornali: due giovani uomini che avevano tutto da costruire ancora e che tanto di buono avevano già fatto.

ogni tanto mi collego a whatsapp per vedere il sorriso di enzo e leggo “ultimo collegamento 10 agosto 2012”. certo, perché è morto come gatto silvestro e non ha più avuto bisogno di telefonare. se qualcuno gli avesse detto che ci sarebbe rimasto schiacciato da un pilone mentre dormiva su un’amaca nel giardino di casa avrebbe riso un casino.

domenica, dopo una giornata a fare il volontario con la croce rossa, roberto – noterai l’ilarità del fatto che soffriva di insonnia – si è addormentato mentre guidava e nemmeno il muretto contro il quale si è schiantato è riuscito a svegliarlo.

insomma, anche facendo due semplici conti. enzo era un avvocato che si sarebbe sposato di lì a un mese: non sarebbe stato meglio far criccare due ladri single? roberto era un po’ cicciotto e buono come il pane: avresti potuto sostituirlo con due stronzi secchi.

la notte non si può dormire pensando a un “speriamo che non si sia accorto di nulla”, non si possono leggere le parole di dolore di tante persone che – come me – non capiscono frasi del tipo  “è diventato un angelo”, “ora sta finalmente bene”, “ha raggiunto i suoi cari che gli vogliono bene”.

fai  una cernita, una selezione e, se vuoi, ti passo qualche altro suggerimento:  don gallo vs berlusconi, little tony vs gigi d’alessio, jannacci vs santanchè

caro dio, se ci sei, batti un colpo, e aiutami a capire perché togli al mondo tanti fiori

Pubblicato da: gigiababette | 22 Maggio 2013

Sappiatelo

20130522-081217.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 7 Maggio 2013

stranamousse

mousse-cioccolato-fondentecome se fossi sul “vecchio” blog, vi consiglio una ricettina, da me rivisitata, di una mousse al cioccolato BUONISSIMA E VELOCISSIMA.

Ingredienti x 4 coppe:

– 100 gr. cioccolato fondente

– 40 gr. marshmallows bianchi (vanno bene anche i giallini. i rosa meglio di no perchè sono fragolosi, ma se usati in minima parte, possono andare)

– 250 gr. di panna fresca da montare

– 1 cucchiaino di burro

Procedimento:

Sminuzza cioccolato e marshmallows in un padellino inaderente. Unisci la metà della panna e il burro. fai sciogliere il tutto continuando a mescolare, con fiamma minuscola.

Fai raffeddare.

Monta la panna

Unisci i due composti con movimento dal basso verso l’alto per non far “perdere” aria

versa nelle coppette e lascia in frigo per qualche ora

lecca le padelle e gli attrezzi

Fine

 

I marshmallows danno alla mousse una consistenza spumosa che raramente si riesce a ottenere con la mousse “normale”. Poi, il fatto che non contenga uova mi ha decisamente conquistato. Tieni presente che con la quantità che ho indicato, diventa abbastanza amarognola. Decidi tu, a tuo gusto.

La prossima volta voglio aggiungere del rhum o del caffè… e spaziamo con la fantasia!

 

 

Pubblicato da: gigiababette | 28 aprile 2013

In mostra

Stamattina alle 10.30, in pieno mercatino, dovevo togliere tutti i cosi dell’holter, ancorati alle tette con metri di cerotto.

Giro le spalle ai passanti e mi giro verso la privacy del naviglio: armeggio, strappo e impreco, con la camicia sbottonata.

Ovviamente, passa il barcone con una ventina di turisti che assistono increduli allo spettacolino porno masochistico.

La prossima volta PAGATE! 😉

20130428-212520.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 24 aprile 2013

Pubertà

Non e’ il movimento.
sono i pensieri impuri che fanno aumentare le pulsazioni.

20130424-102135.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 21 aprile 2013

Per sempre? :)

“Nessuno e’ pronto per il matrimonio.

Ecco perché il 50% dei matrimoni finisce male.

Uxoricidi esclusi, ovviamente”

20130421-191401.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 10 aprile 2013

chez moi!

babette

Pubblicato da: gigiababette | 29 marzo 2013

Vengo anch’io… Magari no

C’era quella nebbia densa e morbida. Non si vedeva da qui a li.
e faceva ridere un po’, il cercare le mani tra il cotone.
Un altro po’ sembrava abbraccio di mamma, prima di uscire nel bianco, prima di andare a scuola.
Ricordo che mi appiccicavo al calirifero, di prima mattina, per togliere il pigiama e vestirmi al caldino, tra termosifone e tenda: vestendomi, guardavo fuori dalla finestra e non vedevo il palazzo di fronte.
Questa e’ la mia Milano.
Ed e’ quella che era ancora simile a quella di jannacci
Non c’è più: se n’è andato. Come la nebbia.
Come la mia Milano.

20130329-231327.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 marzo 2013

Di certo, c’è solo la cellulite

Buongiorno a tutti i miei puntini…

Se mi volete, munitevi di penna

20130322-081017.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 20 marzo 2013

damien ovvero bimbominkia

damiennon solo mi tormenta di giorno con le sue lunghe corse a piedi o sul monopattino cercando di farmi cadere in testa il lampadario, oggi l’ho incontrato mentre entrava dal portone

o meglio, ho incontrato la madre, stracarica di giochi giochini e giochetti, che cercava di entrare nel condominio  mentre lui – DI ANNI 6 – enorme, era seduto su un passeggino minuscolo, gambe accavallate, a giocare con un giochino elettronico

l’indiavolato ha alzato lo sguardo e, giuro, era tale e quale a quello di damien: avendo finito la mia dose portatile di acqua santa, sono schizzata fuori facendo il segno della croce

scherzi a parte, io non posso assolutamente giudicare l’educazione dei figli altrui non essendo padrona del “mestiere” ma trovo che farsi scarrozzare ancora a 6 anni sia proprio da furbetti… ovviamente,fino a che ci sono dei genitori che gli permettono di fare esattamente quello che vuole beh…che dire… lui non può sapere che non “va bene”

ma domani? quando non sarà un passeggino ma sarà altro vizio o pretesa, riuscirà a capire la differenza tra il “si fa” e il “non si fa”?

io, a scanso di equivoci, metto delle belle croci fuori dalla porta. oppure cambio casa.

non si sa mai

Pubblicato da: gigiababette | 11 marzo 2013

Previsioni del tempo

Io sono destinato ad avere l’anima perpetuamente in tempesta.

U. Foscolo

20130311-200249.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 marzo 2013

Rosso sangue

Scarpe rosso sangue: ballerine, tacchi a spillo, sandali, zeppe, ciabatte

Ogni paio di scarpe ha rappresentato, oggi a Torino, una donna vittima di femminicidio

Padri, fidanzati, mariti, amanti hanno tinto di sangue anime violate da soprusi e violenze.

Non festa della donna ma giorno del ricordo.

20130308-213839.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 marzo 2013

La mimosa puzza

E la festa della donna e’ diventata una baggianata

Quindi, per tutti e per tutti i giorni

20130308-080108.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 17 febbraio 2013

nessuna pena per te che porti (il) pene

Reeva Steenkampè ora di finirla

il mondo fermo a guardare i tg che inquadrano il povero pistorius in lacrime

il viso quasi sempre coperto dalle mani o da una giacca, nascosto lì sotto, mentre si proclama innocente

il giorno di san valentino Reeva aveva incorniciato delle loro foto ed era felice, sorridente, spensierata. così l’ha descritta il negoziante presso cui ha acquistato il regalo

stamattina hanno trovato, in casa di lui, una mazza da cricket insanguinata

si può solo immaginare: lei gli porta il regalo, litigano per la sua presunta infedeltà con il “compagno” di reality, lui non ci vede più e le fracassa la testa a mazzate. poi, SCIENTEMENTE, le spara 4 volte: al cuore, alla patata, alla testa, alla mano

mi viene il vomito: lei, bellissima e innamorata di un uomo geloso e morbosamente possessivo.

quante ne abbiamo già sentite di storie così?

donne spezzate nel pieno della vita, sangue sullo splendore. e loro cosa fanno? piangono

pistorius? buttatelo in un burrone senza protesi

signori, mi dispiace, la “razza pistorius”  toglie al mondo anime innocenti ogni giorno… e poi piange. si pente. si lacera.

non posso andare per il sottile, anche l’ergastolo lo trovo troppo poco punitivo.

i genitori di Reeva non avranno nemmeno una guancia da baciare per l’ultima volta

per la “razza pistorius” niente galera.

datela in pasto alla famiglia

Pubblicato da: gigiababette | 1 febbraio 2013

conversazione telefonica con il cliente

lui “guarda, gigia, che arriverà il rag. pincopallo che deve recapitare un messaggio all’avvocato cippirimerlo. prendi nota, mi raccomando, che l’indirizzo è cippirimerloqualunque@cippirimerlo. biz”

pausa

lui “comunque gli devi mandare un pony”

o-O

Pubblicato da: gigiababette | 25 gennaio 2013

venticinque gennaio duemilaenove

bimba mamma

ancora perdutamente persa senza te, mum

 

Pubblicato da: gigiababette | 18 gennaio 2013

gallina vecchia fa buon brodo

ruzzle, ruzzle, ruzzle… sono in astinenza. cerco nel web un avversario a caso.

gioco, gioco, gioco, gioco fino a che non ricevo un messaggio chat da uno sfidante “ciao! da dove giochi? quanti anni hai?”

non rispondo: voglio giocare pistola! piantala!

e continua: “daaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiii! dimmi quanti anni hai! magari siamo viciniiiiiiiiiiiiii”

per fortuna non devo mentire e gli scrivo: “senti, guarda, lascia stare. potrei essere sicuamente tua madre: ho 41 anni compiuti. è il tuo turno di gioco!!! gioca!”

e sapete cosa mi ha risposto?!

” 😉 chissà quanta xp!”

bene: sono pronta per “uomini e donne over”…

foto

Pubblicato da: gigiababette | 12 gennaio 2013

Fantasma di… Spirito

Entro in camera da letto: temperatura glaciale.
Mi si rizzano i miei tre peli, mi si tappano le orecchie e sento un leggero ronzio: mi guardo intorno pensando “ecco, e’ giunta l’ora. Vedrò una figura fluttuante o direttamente la morte”

E invece no: una delle due micine ha azionato il telecomando del condizionatore, fissato a 18 gradi.

Stasera niente pappa, cazzo.

20130112-163527.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 9 gennaio 2013

Connessioni

Se ho bisogno di sfogarmi in lettere, punti, incisi e parentesi, scrivo qui

Per due cosine in croce, sul calar del tempo, mi connetto a Facebook

Se mi voglio arricchire gli occhi vado su pinterest altrimenti su Twitter per concetti stringati

Ma ho bisogno di un “personal” network per le parole sulla punta della lingua, i pensieri sfuggenti e i frammenti di immagini.

Ci metto anche i miei impercettibili ruttini e i singhiozzi strozzati

Ma anche le speranze in volo, quelle che scappano e le idee improvvise, le parole inventate e i sorrisi in giù. E in su.

Dove metto tutta questa roba che mi scappa? E se… Te la regalassi a manciate?

20130109-223833.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 gennaio 2013

altro che alitalia!

stamattina mi sono svegliata con questa immagine racchiusa ancora in fondo agli occhi: io che mi guardavo le unghie delle mani. erano unghie sporche, lerce, nere di terra. stupita da una cosa così inusuale, mi ritrovavo però a dire “ah certo… che stupida… ero sepolta viva e ho dovuto scavare per liberarmi”

con sogni del genere, capirete bene che nemmeno il mio adorato latte e cioccolato poteva fare un granchè

però, i casi della vita sono veramente unici.

tenete presente che vivo a milano, al quinto piano di una palazzina di 8. negli appartamenti sopra il mio vive solo il bimbominkia posseduto che mi rovina le orecchie andando avanti e indietro con il suo triciclo, ma gli altri sono tutti anziani

beh, io ho cominciato a sorridere perchè ho trovato questo

photo(1)photo

un aeroplanino di carta! come quelli che facevamo da piccoli? con un messaggio positivo! ma da dove era arrivato?

ho sorriso così tanto che ho rischiato di coprire gli occhi con gli zigomi. ma chi ringraziare? ho considerato l’ipotesi di stendere un telo sul davanzale con la scritta “grazie!” ma… non so…

le cose belle arrivano sempre all’improvviso, quando meno te l’aspetti. e se per arrivare devono prendere l’aereo, beh, l’importante è che arrivino.

Pubblicato da: gigiababette | 31 dicembre 2012

dopodomani

240480_4601104708928_1967315213_onon sono mai stata in grado di affrontare con gioia le incognite del nuovo anno salutando le certezze del passato

penso che un anno finisca al rientro delle vacanze estive e scandisco così i miei “l’anno scorso…”, “l’anno prossimo…”

sono anni che perdo gli anni e non mi accorgo che passano: non ho fatto nulla di talmente significativo da fermarlo in una data precisa… sono sempre nell’ovatta della mia nebbia milanese

oggi sarete tutti presi dal riposarsi in vista dei festeggiamenti forzati, o starete cucinando per mezzo mondo ben certi che alle 23 vi attaccherete a uno stipite per stare in piedi, o sarete in fila dal parrucchiere e dall’estetista perchè “chi non scopa a capodanno non scopa tutto l’anno”. quindi la faccio breve, anzi brevissima.

insomma, tra oggi e domani non cambierà veramente un cazzo: forse un zin di mal di testa, di pancia o di patata per gli stravizi. ma la nostra vita sarà identica.

vi auguro semplicemente di svegliarvi domattina con la voglia, ma soprattutto la forza, di cambiare le cose che non vanno e di mantenere stabili quelle che vanno.

solo così avrà un senso festeggiare questo 2013: con coraggio e speranza!

cin cin da gigia, anna, babette e ninin (minkia siamo diventate 4 e ce n’è un’altra in giro)

auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiii con ballettoooooooooo!

Pubblicato da: gigiababette | 28 dicembre 2012

nella carne

photo“mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore…”

e così, nel palindromo dell’essere me, se riesci puoi leggermi e trovarmi perchè, nell’abbraccio di mamma, ho cucito sulla pelle quel suo amore, amore che nemmeno la morte mi porta via

nelle lettere e nel sangue anche tuo, lacrima di gioia per averti qui incisa, mentre dormo, con i riccioli appoggiati a quel nomignolo sussurato da sempre, ti porto nei miei sogni, a proteggere i miei giorni, a darmi forza quando proprio non ce n’è

anna
ninin
anna
ninin
leggi e rileggi le nostre pagine, la mia tristezza e il mio dolore per il vuoto che cerco di riempire con gocce di china e rossomio, sempre parte di me, nello scorrere del fiato e del tempo che mi avvicina al sentirti

NELLA MIA CARNE

(la calligrafia di “ninin” è quella originale di mum. me l’ha cucita con un ago fatto a mano libera, il bravissimo gundam.  se avete bisogno, fatemi sapere)

Pubblicato da: gigiababette | 27 dicembre 2012

all around the bush

pipìieri mattina, tutta bardata alla eva kent dei poveri ma con il mio nuovo garmin a testimoniare i clamorosi e ineguagliabili successi della runnergigia, mi avvio verso corso sempione

il parco, in questi giorni, è quasi impraticabile per chi non indossi un bel paio di pinne. con il mio senso dell’orientamento di un’oca norvegese, individuo un figuro ginnico che si accinge a girare intorno al parco senza attraversarlo. e lo seguo.

ha più o meno la mia stessa andatura, riesco a stare alla debita distanza e lui, in effetti, entra ed esce dai vari ingressi scegliendo i percorsi con più sentierini asfaltati.

completato un giro, stiamo per tornare verso l’arco della pace, quando lo vedo rientrare da un cancello, lo seguo, rallenta, rallento un zin ma pocopoco, mi stupisco vedendo che sale sull’erba fangosa.

riesco a deviare appena in tempo, con aria indifferente, quando lo vedo tirare fuori un picetto raggelato per fare pipì in un cespuglio.

morale della favola: non bisogna mai seguire ciecamente qualcuno senza pensare

(la morale, in effetti, non c’è e io ho cominciato a sogghignare tra me e me… ma mi faceva brutto “chiudere” con l’immagine del micro pisellino)

chi seguirò oggi?

 

 

Pubblicato da: gigiababette | 25 dicembre 2012

News from the fridge

20121225-073414.jpg mi ha mangiato tutto il paté ‘sto ciccione!

Pubblicato da: gigiababette | 24 dicembre 2012

meno male che non è finito il mondo perchè

noelavevo già fatto i regali
avevo pagato l’IMU
devo ancora fare il salto dal “ciolo”
voglio andare a vedere “lo hobbit”
devo capire come funziona twitter
mi aspetta la laurea in “cattivissima me”
nel 2013 sarò ricca da far schifo
bella da far schifo
felice da far schifo
ho un sacco di libri da leggere e rileggere
ho un sacco di lenzuola da stropicciare
ho un sacco di baci da dar
devo invecchiare contando le rughe
devo crescere rimanendo piccina
devo vivere il presente ridendo

e rompere le palle (di natale) a tutti voi che mi leggete

cin cin!

Pubblicato da: gigiababette | 24 dicembre 2012

prendi un brandy?

ore 9, stamane, sussurro alla cassiera del bar, superaffollato: “senta, vorrei un bicchierino di brandy da portare via, sa… devo sfumare uno spezzatino…”

e lei, urlando, al barista: “una vecchia romagna per la signora, da portare via!”

io, viola… supero la fiumana di gente che mi guarda. alcuni schifati, altri con sguardi di comprensione. mi giustifico, dicendo “mi serve per cucinare… una lacrima di liquore… non volevo comprare la bottiglia”

lui: “dicono tutti così…”

chiudo questo post, con una foto significativa

photo

 

Pubblicato da: gigiababette | 14 dicembre 2012

edilizia

Pezzo-di-muro-con-finestra-a25384887ho appena sentito piangere al telefono la mia vicina di casa

che brutto avere pareti sottili e finestre chiuse

Pubblicato da: gigiababette | 23 novembre 2012

il senso del culo

non posso più correre. che nervi. che smania. che depressione.

da 10 giorni mi fa male all’attaccatura tra chiappa e gamba… riposo forzato… cammino qualche km ma mi viene il nervoso per il dolore che, comunque, arriva dopo un po’… e poi vedere gli altri runner mi stressa da morire: si lasciano dietro felicità ed endorfine a mazzi
cerotto sul culo e aulin non hanno dato risultati. passo all’attacco: chiamo l’osteopata, il mio diavolo/santo guaritore

mi dice “potrebbe essere un’infiammazione profonda del muscolo pirifome, classica di molti runner… tanto lo so che non riposi (come tutti i runner)… ma è meglio che ci metta mano”

vi assicuro che, se non avete mai fatto una seduta osteopatica, queste parole risultano già minacciose perchè quelle ditina fetenti/miracolose conoscono punti che voi non sapete nemmeno di avere
immaginatevi la mia espressione quando mi ha detto “lo sai, vero, che non sarà un massaggio per niente rilassante?”

una piccola lacrima ha fatto capolino… ma mi sono sentita dire “per la corsa, questo e altro…”
vi saprò dire martedì sera… help…

 

Pubblicato da: gigiababette | 21 novembre 2012

istruzioni per l’uso delle primarie

(ovvero: perchè riusciamo sempre a incasinare qualcosa di semplice?)
dopo brainstorming con don, incrocio informazioni e decriptazione dati da saturno

– trovare in fondo al cassetto delle mutande la propria scheda elettorale

– andare sul sito italia bene comune e inserire il numero della vostra sezione elettorale

– in questo modo potreteè possibile individuare il seggio presso il quale votare

– recarsi lì, versare 2 euro per iscriversi all’albo degli elettori

– ritirare il certificato di elettore di centrosinistra

 

domenica 25, dalle 8.00 alle 20.00, se non ci siamo rotti le palle di tutto sto giro, potremo votare  il candidato preferito

 

ecco… chi, come me, ha cambiato residenza, non ha sicuramente ricevuto l’adesivo con il cambio di sezione perchè non sono imminenti elezioni, diciamo, ufficiali.
così, bisogna recarsi all’ufficio elettorale e farsi sostituire la tessera elettorale con il nuovo indirizzo e, quindi, con la relativa sezione…
ma si può? quanti lo sanno? quanti sono al corrente di questo meccanismo? e i vecchietti senza internet? o quelli che non comprano organi di partito dove (spero) è specificato tutto?
la prima volta che ho votato alle primarie, sono andata in una gelateria vicina a casa mia con il documento di identità: troppo semplice facilitare un nostro diritto?
scommetto che alle primarie del centrodestra faranno votare anche i bambini all’uscita da scuola…

Pubblicato da: gigiababette | 16 novembre 2012

Questione di priorità

20121116-180346.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 novembre 2012

gigiacentrica (in quarantun righe)

ai miei occhi da talpa
al mio humor nero
ai piedi storti
alla risata alla muttley
al libro di salinas
al libro della merini
al maglione nuovo di don
al burro nel frigorifero
alla devozione
al braccino corto
alla mia insofferenza
alla mia tristezza
alla mia speranza
alla mia testardaggine
ai capelli tutti quanti
alle dita mangiate
alla voglia di sigaretta
alla voglia di pace
al mio metro e sessanta
allo stare su di me
allo stare con me
al diritto di me
al rovescio
al mio prossimo tatoo
a mum
a pa’
all’essere comandina
all’essere orso
ai miei balletti
al correre per respirare
ai fallimenti
al correre x avvicinarmi
al correre intorno a me
al correre da te
agli sbadigli rumorosi
agli indiani
alle polpette dell’esselunga
alla fedeltà
alla lotta
al profumo dietro la nuca

alla “candelina” dei miei quarantuno

cazzo.
auguri.
a tutta me.
solo a me.
tiè.

Pubblicato da: gigiababette | 30 ottobre 2012

esibizionista ambulante

 

vado al mercato per comprare un paio di panta un pochino più pesantini di quelli che ho: vi assicuro che stare fermi tutto il giorno, all’aperto, senza particolari ripari se non un gazebo striminzito, ti fa sentire il freddo entrare nelle ossa anche con 15 gradi

finita la parte “calimero”.

stamattina, ne trovo uno in misto cachemire e chiedo al tipo “sono taglia unica?”

“si – dice – ma non ti preoccupare: non sono quelle taglie uniche strane che vanno bene solo alle ragazzine. andranno bene anche a te”

SENTI GRANDISSIMO PEZZO DI CACCA! MA LO SAI CHE HO DUE GAMBETTE E DELLE CHIAPPE CHE NEMMENO A VENT’ANNI!? VIENI A CORRERE CON ME, IDIOTA DI UN IDIOTA! STUPIDO ESSERE, TI RIBALTO LA BANCARELLA E TI FICCO UNA SEDICENNE IN UN ORECCHIO! VUOI VEDERE IL MIO SEDERE? EH? EEEEEEH!?!?!? EEEEEEEEEEEH!!!??????? GUARDA PISTOLA!

ovviamente non ho detto nulla al cazzone… e l’ho pure pagato… tze…

Pubblicato da: gigiababette | 30 ottobre 2012

Keep running

L’ansia non ha fiato.

Dopo 40 minuti, si è seduta.

Sono libera per un po’. Mi raggiungerà poi… Ma ora ho vinto io.

Fedele puttana.

20121030-120858.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 ottobre 2012

Tendenze

Mi vien più da salutare un cane che un uomo.

Non ho eguali nell’arte dello scodinzolamdnto ai pelosi

20121023-181504.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 ottobre 2012

diversamente abile

 

ovvero

cieca come una talpa

dico sin da subito che mi piacerebbe scrivere un post denso di significato oppure un bel post di servizio o, comunque, qualcosa di utile e riflessivo

invece, vi troverete magari a ridere di me (e questo mi sembra doveroso) senza andare a finire da nessuna parte se non alla fine del monitor

la faccio breve: oggi pomeriggio, mi davano fastidio le lenti a contatto. le ho tolte, le ho lavate con il detergente e sistemate a nanna sino a domani

ho messo i miei fidi occhiali e via. fidati mica tanto perchè, starnutendo seduta davanti al pc, mi è partita una lente e ho catapultato la vitina chissà dove.

mi sono ritrovata, monocolo: per chi non conoscesse il problema “vista” deve sapere che ritrovarsi a vedere con 10 decimi con un occhio occhialuto e con 3 decimi dall’altro… risulta quantomeno vomitevole.

con le lenti a contatto appena riposte e quindi non utilizzabili, mi sono trovata a palpare il pavimento centimentro dopo centimetro, con micine stupite e giocose, per cercare prima la lente e poi la vitina.

ovviamente, non ho trovato la vitina e – grazie gigioie! – ho riparato gli occhiali con del fil di ferro, con il naso appiccicato agli occhiali per cercare di vedere il buchino orfano di vite, in cui infilare il filo…

vi assicuro che ho passato dei brutti momenti: essere cosciente della propria menomazione, perchè di menomazione si tratta, e non sapere come fare, ti porta a pensare a quanto la nostra tanto amata e desiderata autonomia abbia dei limiti FISIOLOGICI ben precisi

ecco, mi sono sentita così… impotente

(il post è finito)

Pubblicato da: gigiababette | 21 ottobre 2012

Domenica bestiale

“Sei una lupa cattiva vestita da cucciola”

20121021-221810.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 19 ottobre 2012

Vorrei

Scrivere la mia vita: bella o brutta che sia, metterei punti, virgole virgolette. Anche Incisi, punti esclamativi e punti di domanda, spesso, ma di certo ci vorrebbe una penna con l’inchiostro per scriverla.

Perché penso che non sia troppo tardi per riempire pagine e pagine di parole piene…

Invece non scrivo, ma leggo semplicemente l’elenco delle mie incapacità

20121019-233843.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 18 ottobre 2012

Uomini comprensivi…

20121018-170009.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 13 ottobre 2012

Il dolore addosso

Dentro
In fondo
Affanculo nel cuore

20121013-214958.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 ottobre 2012

Ci si può provare

Però io ho il tavolo in cristallo… Mumble…

20121008-100729.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 3 ottobre 2012

oddio che ridere

per chi non l’avesse riconosciuto è Hugh Jackman ovvero Wolverine di X-Man

Pubblicato da: gigiababette | 2 ottobre 2012

titolo del film: faccia da restauro

carrellata sulle bancarelle di uno dei tanti mercatini domenicali di antiquariato
è l’ora di chiusura e tutti non vedono l’ora di andare a casa: come formichine, rapidissimamente imballano piccoli e grandi oggetti da caricare sui furgoni
chi contento per un buon affare, chi meno, si rientra tra le luci che calano

campo lungo, quindi, sul mercato in via di sparizione

campo piano sulla bancarella di due splendide sorelle illuminate dal tramonto

la piccola sistema gli articoli di antiquariato nautico nelle vetrinette

la grande sta spiegando all’organizzatrice del mercato l’importanza della reciprocità di relazioni tra le parti

audio “non possiamo fare altro che dare lustro al suo evento con i nostri articoli. sa noi non abbiamo nessun rifacimento, tutti pezzi originali, niente di rifatto”

fermo immagine: le due donne sono faccia a faccia. l’organizzatrice da le spalle alla telecamera: vediamo solo un paio di jeans attillati, tacchi vertiginosi, chioma bionda fluente e busto strizzato in una maglietta semi trasparente

zoom. lentissimamente la donna si gira e rivela l’unica cosa di TOTALMENTE RIFATTO al banco delle sorelle

labbroni canotto, tettone taglia 6, ombelico alla base del collo per effetto lifting

primissimo piano sulla piccola il cui viso, una volta angelico, è contorto da risa diaboliche

primissimo piano sul viso della grande, occhi spalancati e sguardo incredulo “ma come faccio a fare sempre ste figure di erda…”

Pubblicato da: gigiababette | 28 settembre 2012

le mie verità assolute

Potrei vivere a pane e salame, pane e cioccolato, bevendo negramaro e campari shakerato

Renzi e’ un furbetto

40 anni sono meglio dei 30

Alla minetti serve l’elettroshock

Il momento migliore per godersi la spiaggia e’ la mattina

Il momento migliore per godersi la spiaggia e’ la sera

Le coccole dei gatti sono curative

Salinas e’ un balsamo per l’anima

I soldi non danno la felicità, ma la tranquillità si

Inutile dare forma ad un’idea

Inutile cucinare qualcosa che non si ha voglia di mangiare perchè il risultato sarà pessimo

Ma soprattutto:

Pubblicato da: gigiababette | 18 settembre 2012

Colazione

Non smetteva di ridere raccontandole cazzate, al bar valentino, prima di scappare di qua e di la’, tra un cappuccino e un espresso.

Le sposta un ricciolo dal naso e sorride ancora “respiri?”

Lei smoccola, si accuccia, pensa che stavano meglio a letto poco prima e prende con il dito la schiuma dalla tazza. “si – bofonchia – mentre tasta il vicks in tasca”

Lui ha una briciola di cornetto sul labbro e Guarda la strada oltre la vetrata del bar come se guardasse un tramonto, al mare, quando il sole splasha nell’acqua.

Diventa serio di colpo, la fissa nelle lenti a contatti e dice”non potevo dire cosa mi mancasse perche non sapevo mi mancasse qualcosa. Ora che ci sei, lo so. E non posso piu farne a meno”

Lei nasconde il sereno con il fazzoletto, mentre si soffia il naso.

Poi si compone, gli lancia uno sguardo miope e gli mette tra le mani un “forse oggi potremmo bigiare il lavoro”.

Mentre spengono i telefoni, lei starnutisce.

20120918-231024.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 16 settembre 2012

Arcodamore

Vorrei sapere dove sei questa notte, mentre qui sono le quattro e non riesco ad addormentarmi. Vorrei sapere cosa stai facendo e con chi sei, e che faccia hai, se ti ho già incontrato o ci siamo solo sfiorati qualche volta, se siamo sempre stati distanti senza il minimo punto di contatto. Vorrei sapere se ci incontreremo e quando. Se ci incontreremo troppo tardi o appena in tempo, o ci incontreremo ma non riusciremo neanche a capire che eravamo noi e quanto eravamo importanti uno per l’altra. Io credo che ti riconoscerei subito, anzi sono sicura. Mi basterebbe guardarti negli occhi un attimo per capire chi sei tu, o solo guardarti entrare in una stanza. Mi basterebbe un secondo, o meno. Però adesso dove sei? Adesso che sono così sola triste e senza speranza, dopo tutti questi uomini vili e freddi e mammoni e indifferenti e sadici e semplicemente sbagliati? Dove sei? E ci sei, poi?

Andrea de Carlo

20120916-222553.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 16 settembre 2012

Eh già!

20120916-214114.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 7 settembre 2012

Come ti si dovrebbe baciare

Quando ti bacio
non è solo la tua bocca
non è solo il tuo ombellico
…non è solo il tuo grembo
che bacio

Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
bacio il tuo riflettere
i tuoi dubbi
e il tuo coraggio
il tuo amore per me
e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui
e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei
e come sarai
domani e oltre
e quando il mio tempo sarà trascorso

Erich fried

20120908-001840.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 4 settembre 2012

la vita è un cesso

odio treni, aerei e macchine, bici, cavalli e tricicli. odio stazioni, aeroporti, strade e straducole.
questo perchè odio, di fatto, le partenze ma anche gli arrivi perchè non c’è una partenza e un ritorno netto, dipende da che parte lo guardi e, comunque, prima o poi, devi ripartire per tornare o per andare

io ho deciso che vado e basta. non parto e non torno. vado.

ecco, con questa decisone mi sento meglio anche se non mi permette di affrontare un pernicioso problema: il cambio vacanziero del wc

insomma, alzi la mano chi non prova imbarazzo a frequentare un nuovo bagno.
solo il “nostro” ci conosce bene, solo del nostro ci fidiamo totalmente, solo sul nostro ci sentiamo dei re

è questo uno dei pochissimi motivi che rendono felici il rientro: appena spalancata la porta di casa, con l’odore di chiuso che si appiccica addosso come pellicola, si buttano i trolley lì alla cacchio e si corre in bagno.

“ciao amore, mi sei mancato. ho deciso di stare tutto il giorno con te. porto la tv, i panini, la birra e una stecca di sigarette. l’iphone è al massimo della batteria”

ma come ogni amore vero ha tanti nemici uno fra i quali, il peggiore: “le formichine”… come fare a stare seduti a lungo quando dopo un zin, non senti più una gamba? devi muoverti, ruotare le caviglie. è così che consigliano le hostess durante i supervoli…

insomma, morale della favola: puoi partire, arrivare, andare, venire

il dramma è che anche quando stai, devi muoverti

che vita.

(post delirante scritto con l’aiuto del wc di f)

Pubblicato da: gigiababette | 30 agosto 2012

senza fiato

 

(solo un punto. alla fine)

e pensare che vorresti buttare via la borsa e quello stupido ombrello per correre correre correre e ancora correre mentre il sole viene inghiottito dalle nuvole e dalla pioggia che comincia a cadere prima piano e poi viavia più forte e correre sempre più forte anche tu sapendo che dai pensieri non si scappa ma si possono cambiare pensieri se il pensiero si concentra sul fiato che manca il polmone che arranca il culo duro da tanto fa male le gambe che cedono le vesciche che urlano  ma devo correre correre correre perchè sono forte e posso farcela perchè la testa diventa leggera saltando in tutte le pozzanghere senza la gioia del bambino ma la voglia di sporco di fango di bagnato di umido mentre corri e il sudore si mischia alla pioggia fredda e ti bagni che bello ti bagni e corri e ti bagni e viene notte e le macchine clacsonano quella pirla che corre sotto la pioggia e dove cazzo deve andare così di corsa ha il diavolo al culo forse chi lo sa ma corre corre ancora corre mentre milano se la inghiotte e la sputa

sotto casa.

Pubblicato da: gigiababette | 20 agosto 2012

maledetta ignoranza

mentre io mi stramaledico per aver portato pochi libri da leggere sulla spiaggia, le mie orecchie sentono cose raccapriccianti

padre che minaccia il figlio capriccioso “se non la pianti, ti porto a casa e ti chiudo in stanza con un libro!”

ma non capisce che gli farebbe solo del bene?

p.s. a proposito dell’ultimo di camilleri… montalbano: non si fa! cazzarola… mi aspettavo una fine differente!

Pubblicato da: gigiababette | 23 luglio 2012

What if…

Mi sciolgo i capelli

Mi metto a testa in giù

Irrigidisco i muscoli

E divento una scopa di saggina

Pubblicato da: gigiababette | 22 luglio 2012

To drink or not to drink

Ieri sera ho sbevazzato un zin e ora ho mal di testa

Stamattina alle 5, da talpa quale sono, sono strisciata verso il frigo e ho preso per sbaglio una bottiglia di vino aperta: ho tirato una golata a canna di vermentino di Sardegna ghiacciato

Mo’ dovrei alzarmi e bere il latte. O l’aranciata. O l’orzoro.

Ma se apro il frigo e il vermentino mi aggredisce?

Sto a letto e intanto dico che…

20120722-103021.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 19 luglio 2012

… Come una piuma…

Stanotte la mia bilancia deve aver avuto rapporti sessuali con la bilancia del vicino: stamattina non era proprio in se. Era dispensatrice di buone notizie.

Salgo e mi dice, tutta sorridente: “oggi pesi 45 kg”

Pensavo di aver invertito i numeri. Riguardo: 45. Scendo, risalgo, guardo: 45 kg.

Ebbra di felicita, sebbene conscia di doverne comprare una nuova, esco di casa saltellando nei miei virtualisssimi 45 kg

Non c’è niente che renda piu felice di qualcosa che fAcciamo finta sia

20120719-082710.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 10 luglio 2012

mi piacciono grossi

da sempre. ho cominciato così tanti anni fa e certe abitudini non si perdono.

 

questa mia preferenza ha anche lati negativi: non ci sta dappertutto!

 

ma… l’avere un mega borsellino (n.d.a.: a cosa avevate pensato?) significa innanzitutto che contiene migliaia di cose… una vita…

 

per cui, quando il poliziotto, durante la denuncia di furto, ti dice: “mettiamo a verbale cosa le è stato rubato”, gli occhi – e la mente – si velano di panico

 

perchè sì, perchè è una violazione privata… perchè quasiquasi non me ne frega niente delle file per rifare tutti i documenti, dei soldi, delle carte di credito e della tessera dell’esselunga…

 

tu, caro poliziotto, beccherai anche questi stronzi che ci hanno violato ma.. a me, chi mi restituisce le foto antiche della mia famiglia? i bigliettini d’amore? i messaggini di don? lo scontrino del bar del primo appuntamento? eh?!

 

e chissà quante cosa ora non ricordo…

 

questa volta il malocchio te l’ho fatto io, zingaro di merda.

Pubblicato da: gigiababette | 25 giugno 2012

e io mi chiedo: che ore sono?!

“Tesoro, questa sarà un’estate particolare.

E non per l’eclissi, non per la fine del mondo

che tanto non ci sarà.

Il guaio è che non siamo vecchi abbastanza

per rimpiangere la felicità,

né giovani quanto basta per essere sicuri

che oggi no, domani forse,

ma dopodomani sicuramente.

In ogni caso, ne abbiamo di energia da vendere,

noi, e fegato a iosa e denti

che possono benissimo

sostituire l’aquila del mito.

Tanto il fegato si rigenera,

e quanto all’energia

quella che circola nell’universo

è sempre la stessa.

E ne abbiamo da dire a quelli che hanno vent’anni

sulla passione e sull’amore

appeso al trillo di un cellulare

e sulle scopate una dopo l’altra

che ti ritrovi a sentire

che l’abitudine è un’invenzione dei preti,

degli impotenti, dei mariti e delle mogli,

di gente tutta cioè che passa il tempo ripetendosi

c’era un tempo, c’era un tempo.

Bene, in un mondo del genere,

io non ho nulla da fare.

Ti ho incontrata, e chiamato Beatrice.

Che ti chiamassi davvero così, è solo un caso.

O una coincidenza.

Ce l’ho messa tutta per amarti.

Ma ciò che ho fatto non basta.

Tu stessa hai fatto lo stesso.

E anche questo non basta.

C’è sempre qualcosa ancora da fare

in situazioni così.

Per esempio, chiedersi se si è teneri abbastanza.

E duri, quanto occorre per non convincersi

che la felicità è un diritto in stretta relazione

con il dna o con i coglioni.

E stupirsi che l’altro ci respiri sulle labbra.

E ci dica buongiorno e prepari il caffé.

E venga a passare l’estate nello stesso mare.

E ci faccia un pompino

o ce lo infili dicendoci ti amo.

Bene, noi non siamo folli,

né santi, o pervertiti e ciarlatani.

Io e te non siamo di quelli

che se ne vanno in giro

a giurare di non aver mai deluso nessuno

e di provare ancora gusto a vivere come si vive.

Abbiamo avuto ciò che volevamo,

e al prezzo giusto che hanno certe cose.

Ed ora eccoci qua, con questa nave che parte

alle ventuno in punto,

e questa estate particolare

che promette d’essere generosa

di struggimenti e desideri.

E la paura di vivere troppo.

Di morire

senza avere avuto il tempo di dirci

ciò che era necessario dirci

prima che la nave partisse.”

(Luther Blissett, da “Spleen”)

20120625-225257.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 24 giugno 2012

Che fare?

“e t’amo, t’amo. Ed e’ continuo schianto”.

Ungaretti

<;

Pubblicato da: gigiababette | 5 giugno 2012

Sopra(v)vento

Tesoro mio, capisco che tu stia studiando canto e trovo anche che tu abbia una bella voce.
Mi va anche bene che mi faccia la “scala” ma, anima mia, non accompagnarla con il gesto del braccio perche hai appena smesso di correre… E ad ogni “do, re, mi, fa, sol” la tua ascella emana fortissimi afrori.
Ed io, sulla tua scia.

Pubblicato da: gigiababette | 4 giugno 2012

Running

Il bello della corsa e’ l’essere in competizione con noi stessi

20120604-192933.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 31 Maggio 2012

se potessi aveeereeeee mille lire al meeeeeseeeeee!

telefonata odierna, con uno zin di sana invidia

lui: buongiorno, parlo con magazzini navali?
io: sì, mi dica
lui: sono m bmdmdkdaahdhd
io: scusi?
lui: m dkdfdnndfdfi
io: non ho capito…
lui: sono m berlusconi
io: aaaaaaah! ho capito perchè non lo pronunciava… 🙂
lui: eh sì… sa com’è… non siamo parenti… è un cognome impegnativo…
ma mi dica!
lui: senta, vorrei fare un regalo a un mio amico che ha uno swan 65 e volevo sapere se avete qualcosa di carino
io: … (questo è il rumore della mia mente alla ricerca infruttuosa di uno swan 65. ma che cazzo è? ovviamente il pc quando serve è spento)
guardi… al momento non MI SOVVIENE NULLA… però verifico e la richiamo.
lui: salve
io: salve

mi odio quando non ho la risposta pronta e… sappiate… che lo swan 65 è una delle barche a vela più belle al mondo… se volete schiattare, cliccate per ingrandire…

ma va a chiapà i ratt, barbun!

 

Pubblicato da: gigiababette | 9 Maggio 2012

tutta colpa del MLP

eh già, mannaggia, acciderbolina e puffarbacco

i miei “poveri” amici di fb già sanno quanto io stia diventando drogata di camminata e corsa: ogni momento sono a sfrantecare i maroni con i miei aggiornamenti in diretta dal parco

stasera, mollato bellamente un lavoro noiosino, decido di farmi i miei chilometrini

mi cambio: maglietta, calzini, scarpette molleggiate che manco celentano e un bel paio di pantaloncioni larghi stile mutande di fantozzi. perchè? perchè la patata deve respirare l’aria buona di primavera, le prime brezzoline calde, la libertà della natura milanese

già: sono del Movimento Liberazione Patata

milano è una grande città composta da tanti piccoli paesotti. i miei “compaesani” sono abituati a vedermi uscire da casa in situazioni talvolta anche imbarazzanti. quindi non mi pongo problemi

arrivo al parco, cammino corro e saltello, libera e felice pur senza lines lei, coda di cavallo imbizzarrita e rammstein nelle orecchie a tutto volume. fino a che, crollo e stramazzo a terra come il cavallo poc’anzi nominato ma in fin di vita.

decido rientrare, sudata e maleodorante, bocca asciutta e leggera zoppia

ed ecco che mi si palesano in tutto il loro splendore, i fighetti dell’aperitivo in corso sempione che si radunano in tutti i locali dell’area pedonale

ma porca vacca! mica ci avevo pensato all’andata! era tutto vuoto…

tra i tavolini e gli sbagelli alti mezzo metro per gambe da playgirl, menù new age, spritz e sushi bar, modelle e cretinetti ingellati e fintamente casual, perfetti nel loro disordine: scommetto che fanno anche le puzzette firmate

ecco, tra di loro passo io. non ho più la forza di correre altrimenti lo farei, anzi, scapperei. mi fingo disinvolta al telefono con don ma sono certa di lasciare una scia di sudore che – per restare in tema – ha un leggero olezzo di focaccina alle cipolle… tiè, io ho l’aperitivo incorporato.

tacchi vs brooks, minigonne vs fantozzi, gucci vs marsupio, diego della palma vs gigiababette: supero l’ingorgo di ormoni e paillettes e finalmente… respiro.

come sempre, è tutta colpa della patata… ecco a voi la mia mise per l’aperitivo milanese:

 

Pubblicato da: gigiababette | 29 aprile 2012

Libera interpretazione

Luogo: ovunque

Tempo: sempre

Dialogo:
Lui “chiedimi se ti amo”
Lei “ghi kg fede ygftgfd ih ijgdcn bbffuk …”

Sottofondo: assolo di ibanez

Immagine di riferimento

20120429-214348.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 29 aprile 2012

(un)Til(l) the end

I’ve a pussy

Buck dich… And…

(per Ale!)

20120429-122136.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 27 aprile 2012

Piccola

Ero piccola…

Piccola…

Piccola… Cosi….

(Quando il suo amore mi copriva dalla testa ai piedi)

– Eri piccola,
piccola, piccola,
così! –

Poi un giorno
m’hai piantato
per una tipa spappolata
T’ho cercato,
T’ho scovato,
T’ho guardato,

Mi hai sparato.

A sì…
Spara… (bang).
Spara… (bang),
e spara… (bang)
khoff, khoff , khoff, khoff , (colpi di tosse)

Ed ero piccola
Così piccola
Ma così piccola
Così

20120428-013451.jpg

(minkia ha sbagliato mira!)

Perche son piccola
Piccola
Piccola
Così

Pubblicato da: gigiababette | 21 aprile 2012

Sfinimento

Sono stanca.
Dentro

20120421-232714.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 15 aprile 2012

Destino?

Il manager di morosini dice: “a toni bassi chiedeva un pizzico di felicita, dopo una vita difficile. E ieri gli e’ stato detto che no, non ne poteva avere”

Questa affermazione così lucida, pulita, vera… E’ tagliente come un laser…

E non venitemi a dire che dio esiste

20120415-225650.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 14 aprile 2012

Mi dispiace.

(insegnami a scordarmi di pensare W. Shakespeare)

Non
Ci
Riesco

20120414-220110.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 3 aprile 2012

porca vacca, sono vecchia?

mi viene quasi da trattenere un singhiozzo, un singulto, due spalline che sobbalzano controluce

questo blog è nato parlando di ricette e di sesso… ora, anzichè scivolare su impetuosi giochi di lingua italiana, parlo di esami delle urine e bijoux… ma VI GIURO che sono sempre lo stesso concentrato di malizia

“sicura?”… mmm, che nervi il grillo parlante. lo schiaccio e lo butto dal quinto piano. anzi, no. lo metto in un vasetto e lo regalo al piccolo mennea che abita qui sopra.

sapete perchè questi dubbi? ho appena visto un video di un regista famoso che, con il sottofondo di barry white – il cantante risveglia-patata – mostra cibi prelibati che DOVREBBERO riportare a scene piccanti…

a me è solo venuta una gran fame. anche a voi, VERO?

 

Pubblicato da: gigiababette | 30 marzo 2012

e via al primo mercatino!

ecco le nuove gigioie e tanto altro in preparazione ma non ancora documentato!

spero di fare foto migliori… mari me le fai tu? 🙂

Pubblicato da: gigiababette | 29 marzo 2012

cambio di stagione

tra scheltri nell’armadio e sogni nel cassetto non so più dove mettere i vestiti

Pubblicato da: gigiababette | 23 marzo 2012

incontri ravvicinati del terzo tipo

mi hanno cambiato il citofono: fine degli scherzi. fine del tasto incastrato. fine del “chi è?! non apro! non sento!”

fatto sta che è dall’altro ieri che girano per la palazzina, nell’ordine:

1.90 di capo tecnico, veneto, peloso, puzzoso, pelato

1.70 di indiano con 2 denti (ma solo 1 cariato) con una lunga criniera nera

1.20 di portinaia di 120 kg di tette e capelli ricci

a installare, curiosare, criticare

dopo avermi montato l’apparecchio storto, è da ieri che ci sono prove tecniche di trasmissione ma tant’è, tanto non è, che il citofona citofona, il video non videa, l’audio non audia, l’apertura non apertura.

quindi: drin possente, non si sente chi è, non si vede chi è, si scende per aprire con la chiave

oggi, rientrando dalla spesa, mi becco la portinaia (che si chiama rosa) che mi chiede nel suo particolarissimo lessico alla catarella

r: signorina! che! sale!?

io: pensavo di sì. posso?

r: certo che può, signorina! (mi chiama così perchè non sono maritata), se sale le suono il citofo così provo e ci provano anche i tennici

salgo e aspetto il drin

suona la tromba del giudizio

alzo il ricevitore e vedo in TIVVUCOLOR:

in basso a destra: riccoli rossi (si vede che è troppo bassa per la telecamera)

al centro: un pelato con le sopracciglia aggrottate

sullo sfondo: “vento nei capelli” che sorride mettendo in mostra il dente sano

niente voce

riappendo

suona la tromba del giudizio ma ora io e le micine siamo preparate

alzo il ricevitore e vedo in TIVVUCOLOR:

in basso a destra: riccioli rossi e una parte della fronte (si dev’essere messa in punta di piedi)

sullo sfondo: “vento nei capelli” con bocca chiusa

al centro: … un orecchio pieno di peli riccioluti che mi dice “mi senteeeeeeeee?”

ma minchione… per lavoro monti i videocitofoni… ma ti pare di appoggiare l’orecchio alla telecamera?

non ho visto cerume, però…

Pubblicato da: gigiababette | 22 marzo 2012

post di servizio ovvero mi sa che non mangio più il rognone

immagino che, alla mia età, ci si ritrovi – piangenti – ad emozionarsi vedendo la prima ecografia di un piccolo feto, sia esso di figlio o nipote , di umano, gatto o cavallo.

a me, per scelta o destino, non è successo per nessuna specie animale se non in situazioni negative

quindi, oggi, quando la veterinaria mi ha fatto vedere gli ORGANETTI della chiara… sani e nella norma… ho sentito un sano e materno moto di orgoglio. ah! ti ho cresciuta bene, cicciona bionda e pelosa

tanto è l’orgoglio che condivido con voi la perfezione del suo rene. ecco:

scrivo quanto segue per essere d’aiuto ai tanti “proprietari” di gatti che sanno che prima o poi, l’insufficienza renale porterà una serie di menate nella quotidianità familiare.

chi mi segue su fb è già al corrente dei casini con le pappe renal, dell’esame delle urine, del prelievo e tanti altri cazzi

quindi, volevo dare un banalissimo consiglio che mi ha dato il veterinario. è la classica scoperta dell’acqua… fredda

quando il gatto si nutre solo di secco è d’obbligo la ciotola sempre piena di acqua fresca e pulita. stesso discorso vale anche per l’umido, ma in quanto tale, ci preoccupiamo di meno se la ciotolina rimane piena.

niente di più sbagliato: cerchiamo di mantenere sani il più a lungo possibile le reni dei nostri micini, allungando la pappa molle con dell’acqua o del brodo di pollo.

da quando lo faccio, paola e chiara fanno la fila davanti alla sabbietta… e sono molto più vispe e reattive

se lo avessi saputo prima, se solo ci avessi pensato… beh… l’avrei fatto da sempre.

insomma, settimana prossima – per par condicio – posterò l’eco della paola.

lo so che aspetterete con ansia…

 

 

Pubblicato da: gigiababette | 8 marzo 2012

per le donne… e gli uomini che non mollano mai

Oggi ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini, perciò ho deciso di vivere la vita con maggiore intensità.

Il mondo è pazzo. Decisamente pazzo…

Le cose buone ingrassano. Le cose belle costano. Il sole che ti illumina il viso fa venire le rughe.

E tutte le cose veramente belle di questa vita spettinano…

Fare l’amore spettina. Ridere a crepapelle spettina. Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare spettina.

Toglierti i vestiti spettina. Baciare la persona che ami spettina. Giocare spettina.

Cantare fino a restare senza fiato spettina. Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili…

Quindi, ogni volta che ci vedremo, avrò sempre i capelli spettinati…

Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita.

E’ la legge della vita: sarà sempre più spettinata la donna che scelga il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che scelga di non salire.

Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori.

Questo mondo esige bella presenza: pettinati, mettiti, togliti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria…

Forse dovrei seguire le istruzioni però…quando mi ordineranno di essere felice?

Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza mi devo sentire bella. La persona più bella che possa essere!

L’unica cosa veramente importante: quando mi guardo allo specchio vedo la donna che devo essere.

Perciò, ecco la mia raccomandazione a tutti donne e uomini: Abbandonati, Mangia le cose più buone, Bacia, Abbraccia, Balla, Innamorati, Rilassati, Viaggia, Salta, Vai a dormire tardi, Alzati presto, Corri, Vola, Canta, Fatti bella, Mettiti comoda,

Ammira il paesaggio, Goditela e soprattutto lascia che la vita ti spettini!

Il peggio che possa succederti è che sorridendo di fronte allo specchio tu debba pettinarti di nuovo!

(angel)

Pubblicato da: gigiababette | 1 marzo 2012

mi sono rotta le scatole ovvero le “vie” della memoria

sss: scatole, scatoline, scatolette

la mia vita è una scatola, scocciata e chiusa. per chi mi sta vicino, io, sono un’impresa, sì, ma un’impresa di traslochi. sposto anima e carta a destra e a manca anche se spesso rimango ferma a tossire e snarigiare tra la polvere.
prendo, chiudo e archivio pezzi di me e di tempi passati, li numero e aspetto che tornino buoni o li metto definitivamente in cantina. ad ammuffire…

siccome i primi caldi mi avvolgono, penso che a volte sia opportuno aprire una scatola senza sapere cosa contenga per poi sicuramente trovare qualcosa di prezioso da lucidare.

visto che sono un’ottimista di natura (scherzo ovviamente), stanotte ho avuto uno dei miei soliti incubi su mum. lei era sdraiata in mezzo a un cerchio di persone. e io la vedevo dall’alto. era sdraiata in un letto con una camicia da notte bianca. come su un’altalena, la mia visuale si avvicinava e allontanava dal suo viso. ogni volta che le zoomavo addosso, le vedevo i chiari segni della malattia. sino alla cera bluastra dell’ultimo respiro

l’ultimo respiro era pure il mio. le apnee notturne mi portano ansia e tragedie. poi mi sveglio incazzata e. e punto.

ma oggi pomeriggio è successa una cosa speciale. che a dire il vero non lo è neanche tanto ma lo è, insomma.

sono andata dal cliente che – dopo il trasloco organizzato anche per lui – si è trasferito in ufficio vicino a dove abitavo con la mia famiglia

ho preso l’autobus da casa, ho ripercorso il tragitto, ho rifrequentato una scenografia (di vie, parchi, foto rubate, amore che sorge, soldini certi, corse in bicicletta, pranzi in giardino, gatti matti)che mi ha reso felice per tanti anni… ed è stato contagioso

è evidente che nel mio cercare speranza nei cambiamenti, ricerco routine e abitudini che mi facciano sentire “al sicuro”

allora, stasera, stanca morta, sono rientrata a casa sorridendo, con il profumo addosso di primavera e un’angoscia che è schizzata via con il pus della scheggia che mi sono levata dalla mano

(sospiro… la foto non c’azzecca niente con il periodo di cui parlo ma mi piace tanto… siamo io e il mio papi, in giardino, con la paola e la chiara cuccioline)

Pubblicato da: gigiababette | 17 febbraio 2012

stranezze

Oggi, il mio cliente:
-mi ha accolto con la patta aperta e tutto spettinato
– ha detto a un collaboratore notoriamente gay: “da quando hai la barba sei piu macho”
– quando e’ arrivata la moglie a portargli gli occhiali, mi ha nascosto nel suo ufficio…

Buffo ometto… Mi trema l’occhio com’e a scrat…

20120217-203644.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 17 febbraio 2012

ecco… evviva…

Pubblicato da: gigiababette | 12 febbraio 2012

Quindi

Sono troppo giovane per essere vecchia

Sono troppo vecchia per essere giovane…

Sono nel “bel mezzo del cammin” della mia vita?

Minkia.

20120212-221128.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 1 febbraio 2012

Questa sono io…

20120201-202500.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 29 gennaio 2012

Metafora della vita

Essere felici nel mettere le mutande, Sentirle larghe e pensare “cazzo! Sono dimagrita!”
E poi scoprire che si e’ solo rotto l’elastico.
Eh già.
(salamelle e morellino di scansano philosophy)

20120129-013714.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 26 gennaio 2012

Fortuna

Visto che piove sempre sul bagnato, ho deciso di passare la vita sotto la doccia…
Chissà…

20120126-221957.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 25 gennaio 2012

la schiuma dei ricordi

pumpumpum

pumpumpum

pumpumpum

pumpumpum

può essere solo uno di quei pensieri pensati per non pensare veramente, quando il cuoricino fa pumpumpum anziche fare pum pum e bisogna che un palloncino di cazzate ti liberi la testa

ebbene (quanto è démodé questa parola… la adoro…) ho avuto un recentissimo colpo di fulmine: un rapido e immediato innamoramento per il cappuccino  d’orzo

e come tutti gli innamoramenti inspiegabili, le “cose di pelle”, le affinità brividose, trovo che la loro causa sia data dal ricordo di momenti passati

allora, tra pumpumpum vari, penso a quella schiuma morbida in cui mi fiondo e riemergo con i baffetti bianchi: è l’orzoro di quand’ero piccina

e penso ancora, pumpumpum, a vecchi sapori sopiti lì dietro alla lingua, sapori che mi va di tirar fuori dal cuore e dal tempo

il latte condensato ciucciato direttamente dal tubetto stringendo le gote

il pane, burro e zucchero… quando devi togliere l’eccesso sbattendo la fetta nel vasetto e spargendo zucchero ovunque

il pancarrè cald,o con burro e miele, da pucciare nel the e vedere le macchioline di grasso venire a galla… oppure,  il pane con la marmellata alla fragola da immergere – e perdere i pezzi – nel latte freddo tirato fuori dal frigor

il plasmon nel succo di frutta all’albicocca… trattato con sapienza, per togliere il primo strato ammorbidito con i “denti davanti”, senza romperlo…

e mi rendo conto
pum pum
che sono tutti sapori di merende lontane che sanno di tanti libri da leggere,
pum pum
di colpi di pallone che echeggiano sul muro in cortile,
pum pum
di salti sul materasso
di ginocchia sbucciate e sanguinolente piene della ghiaietta dell’asfalto,
pum pum
di riccioli stanchi che riposano sul cuscino dopo giornate piene di energia
pum pum

e, così, il mio cuore di bimba, sazio di dolce, in questa giornata dove mum manca da tre anni… beh… può riposare

Pubblicato da: gigiababette | 13 gennaio 2012

è quasi ovvio… parole sante!

“Se finirai per avere una vita miserabile e noiosa perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, la tua maestra, il tuo prete, o qualcuno in tv che ti dicesse che cazzo fare e come farlo, beh allora te lo sarai meritato”

(fz)

Pubblicato da: gigiababette | 5 gennaio 2012

(s)compostamente

lei

era

animale

quando si guardava dentro, trovava tessere di scarabeo a comporre la sua animale e la maneggiava con cura: 2 parole in 3, 1000 punti

ANIMA

MALE

ANIMALE

lei aveva un sorriso stanziale

di quei sorrisi più abituati allo stare che al divenire camminando

di quei sorrisi con gli angoli increspati dall’aria che entra dal finestrino a scompigliarli

ma gli occhi no, sfuggenti di nuvole blu su cieli bianchi a rincorrere cupi arcobaleni di tenebre

quasi animale

imprigionata in un colore indefinito tendente al tagliente, dibattendosi – un poco – nell’odore di vento e muffa, aprì la nuova giornata con la tapparella

nell’affondare dell’anima negli abissi del male, per non essere solo animale ma anche anima con macchie di male, per la salvezza in un sospiro, sbattè in un’armonia animale

arrivò proprio quando il sonno si risveglia e gli occhi si aprono e si fermano a un sorriso – ora mobile – risorto dall’immobilità dormiente

e quando le labbra si avvicinarono fu come far luccicare uno specchio, perchè due animali si baciarono, prendendo il volo in una tempesta magnetica

perchè, in quel preciso istante, scoprirono che sono in due potevano essere animali, con l’anima e con le ali

Pubblicato da: gigiababette | 5 gennaio 2012

… in un modo o nell’altro abbiamo ragione…

Pubblicato da: gigiababette | 4 gennaio 2012

Film porno

A me sto film m’attizza

Pubblicato da: gigiababette | 1 gennaio 2012

duemiladodici

Pubblicato da: gigiababette | 31 dicembre 2011

Che il letto sia con voi

Io sono pigra, sonnolenta e antidivertimentoobbligato…

Quindi, dico che al 31 dicembre non possono mancare lenzuola fresche di bucato e un piumone di nuvole e arcobaleni

Questo vi auguro per il 2012: morbide nuvole e splendidi arcobaleni.

(non ho un copri piumone con il sole altrimenti il post sarebbe stato diverso… La Paola voleva farvi gli auguri e non sono riuscita a toglierla… La chiara vi saluta: dorme in attesa del cenone)

20111231-191744.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 29 dicembre 2011

felicità-ttà-ttà: leggete e non giudicatemi subito

(ma nemmeno dopo)

mi sono svegliata stamattina con questo pensiero: quali sono le cose che mi fanno felice

con tristezza ho pensato che, tempo fa, quando avevo (quasi) tutto, mi bastava un niente per esserlo. forse perchè lo ero già (non sapendolo) e il resto erano delle semplici “limature”

oggi, riesco a fare un elenco delle cose che mi rendono felice:
– l’iphone
– il cielo e il mare infinito del salento, quando l’orizzonte è talmente immenso che la vastità ti trafigge i polmoni e fai un verso tipo “huh” trattenendo il respiro
– fare soldi. anche pochi ma farli
– la salsa tonnata
– scopare

(mi sto sforzando nel cercare altre cose quindi significa che le principali sono queste)

qualche mese fa, un mia amica di blog, mi ha scritto un messaggio dicendomi “sono felice”. e io ho pianto, così. di botto. è così raro trovare qualcuno che ti dica “sono felice” che mi sono sentita onorata di essere testimone di tale rarità.

poco tempo dopo, la stessa amica, mi ha mandato un clone di una foto che avevo fatto a mum prima di morire: la sua mano così mortalmente in fin di vita, con la mia tristemente vitale senza esserlo
mi ha mandato la foto della sua mano con quella del suo papà, papà che ha perso lasciando il vuoto che so

e io ho odiato la vita! come non si può non odiarla? sono certa che lei non sarà mai più felice come quei giorni in cui lo è stata perchè niente, niente, niente, niente potrà affievolire quella mancanza

niente sarà mai più lo stesso e non si impara niente da certi eventi se non che non si torna indietro. e mi sembra un po’ poco.

(pirù, non ci sei nell’elenco delle cose che mi fanno felice semplicemente per un motivo: io sarei felice se tu fossi felice. io e te, siamo grate alla vita di essere insieme, sfregiate dal dolorechesappiamo, sopravvissute al vuotochesappiamo e combattenti nella vitachesappiamo. e sono certa che il tuo elenco non sia tanto diverso dal mio)

nel 2012 voglio fare questo: guadagnare soldi, scopando, davanti al mare del salento, con un iphone in mano e della salsa tonnata

giuro che lo faccio

Pubblicato da: gigiababette | 24 dicembre 2011

per un natale…

con il sangue del nostro sangue (silent night, deadly night)

(so che – somewhere over the rainbow – c’è mio padre che sghignazza sputacchiando fumo e mia mamma che dice “ma nanin!”. è quindi un zin natale anche per me)

auguri: vi stritolo tutti

Pubblicato da: gigiababette | 24 dicembre 2011

indovina chi viene al cenone…

Pubblicato da: gigiababette | 24 dicembre 2011

Evabbe’

Succede

20111224-051117.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 dicembre 2011

Caro bambino che mi leggi

Guarda bene! Ihihihihih (gigiabastarda)

20111223-214409.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 dicembre 2011

Non fidatevi mai

Di una parrucchiera in calore, assetata di sopracciglia vergini…
Altrimenti, succederà questo:

20111222-163714.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 22 dicembre 2011

le parti intime della gigia

tutto parte dal naso. eh sì: io e il mio naso importante.

oltre a darmi una certa personalità (ahahah, che ridere! cosa non si dice per non dire che ho il naso pisciainbocca), voi sapete benissimo – dopo anni di scassamenti di palle blogghettari – che ho pure il setto nasale deviato.

quindi snarigiamenti sensuali
quindi apnee erotiche
quindi russamenti sexy

il mio comodino è pieno di schifezze per cercare di non soffocare da sdraiata e, per non abusare del vicks, la mia sorellina santa mi ha comprato un gel fitoaromatico da mettere nelle narici. è un balsamo che potrebbe fare rinvenire i morti: eucalipto, rafano, peperoncino, pepe e dinamite

appena lo metto comincio a startunire, poi mi soffio il naso e respiro come una persona normale

ma andiamo alla sostanza del problema

squilla il telefono proprio mentre comincio la sequela di starnuti. ma no problem: sono multitasking

parlo
ascolto
etciù
soffio il naso
bevo la tisana

parlo
ascolto
etciù
soffio il naso
rido

parlo
ascolto
etciù
soffio il naso
vado a fare pipì

parlo
ascolto
etciù
soffio il naso con la carta igienica
USO LO STESSO MUCCHIETTO DI CARTA IGIENICA PER LA PATATA!

AAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

cosa si prova ad avere propriolì eucalipto, rafano, peperoncino, pepe e dinamite?

concludo così. pensateci.

Pubblicato da: gigiababette | 19 dicembre 2011

I ricordi

Sono spietati

20111219-224940.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 15 dicembre 2011

Forse sono un zin depressa

Ho magonato schiacciando una noce… Poverina…

20111215-220315.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 13 dicembre 2011

il mercato a piccoli passi (oppure a s-passo per il mercato)

sottotitolo
una questione di piedi

(mi sa che è più lungo il titolo del post)

1 step
se il piede non è caldo, non si scalda niente

2 step
il piede viene riscaldato da orribili pedule da montagna pelose, indossate sopra a 5 paia di calzettoni

3 step
don si rompe le suddette pedule, durante il primo mercatino. a nulla valgono le imbracature con lo spago nè la colla per bijoux.
a sera, gigia toglie le sue orrende pedule per farla guidare e rientra a casa con i soli calzettoni.
(a lato la documentazione fotografica)

gigia aspetta l’ascensore sperando di non incontrare nessuno

4 step
don compra nuove orrendissime pedule beige
gigia rompe orrende pedule nere: se ne accorge quando sente il piede bagnato, andando dal cliente (ieri)

5 step
gigia compra nuove e orrende pedule nere ma ha imparato una cosa. se dici al tipo della bancarella che fai bancarelle e hai il piede sofferente, ti troverà la scarpa più calda e ti farà lo sconto di 5 euro
(a lato, l’orrenda pedula nera)

mi scuso con chi sperava di trovare una morale o un senso compiuto in questo post

Pubblicato da: gigiababette | 30 novembre 2011

Volere e’ potere

Potendo…

20111130-224250.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 29 novembre 2011

Considerazioni pre sonnifero

Sto cominciando a pensare che non sia giusto che io consideri “normalità” il mio essere sempre incazzata, stanca e insoddisfatta

Forse c’è un modo per stare meglio o, almeno, per uscire da questo stato di danno d(Anna)ta

Forse dovrei avere almeno la voglia di provarci…

(tra l’altro, porto a letto quello che mi si dice essere il mio egocentrismo ma sottolineo che -se io non ascolto – e’ perché non ci sono parole da ascoltare: silenzi pigri o pure e semplici omissioni)

20111129-232759.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 24 novembre 2011

ktm

quand’ero giovane, avevo un diario sul quale avevo appiccicato la scritta KTM in grosse lettere rosse

non tanto per la mia passione per la moto, quanto per uno pseudo-aggressivo-adolescenziale “KAZZI TUOI MAI?”

questa stessa scritta, penso, che a giorni apparirà sulla porta dei miei vicini di casa

come qualcuno di voi già sa, la signora ogni volta che mi incontra mi chiede come mai non sono ancora in dolce attesa. dopo averle detto che sono sterile, ho il terrore di ingrassare per sentirmi poi dire “al miracolo! al miracolo!”

il marito che, evidentemente, non è da meno oggi mi becca fuori dall’ascensore e mi fa: “ma lei, non lavora in questo periodo?”

presa alla sprovvista ho risposto con un “sì, lavoro, ma ricevo solo su appuntamento…”

e con un sorriso smagliante, l’ho abbandonato sul pianerottolo.

Pubblicato da: gigiababette | 23 novembre 2011

nel blu dipinto di blu

più che una preghiera

è un abbraccio

una carezza

una culla

 

ZINZINPLINPLINDINDIN

dillo così: veloceveloceveloce

ZINZINPLINPLINDINDIN

 

quando hai freddo, ti viene da piangere, ti senti sola o arriva un brivido nelle spalle

ZINZINPLINPLINDINDIN

 

e dal cielo, matite colorate tingeranno il tuo giorno buio

e il sorriso di un leone graffierà la tua malinconia

 

mai sola, mai. sempre con te, nel tuo sangue e nella pace del tuo (suo) dio che in quella savana tra le nuvole, un posto d’onore, gli ha riservato

 

ZINZINPLINPLINDINDIN

 

lo senti? sorride…

 

Pubblicato da: gigiababette | 23 novembre 2011

ne ho i cassetti pieni

Pubblicato da: gigiababette | 23 novembre 2011

le gigioie in mostra!

grazie ad Almax per i suoi magnifichi manichini e supporti: il servizio fotografico realizzato è stato basilare per la presentazione ufficiale delle gigioie… eccola qui!

tutte le foto delle gigioie, abbigliamento compreso, sono caricate su flickr!

Pubblicato da: gigiababette | 12 novembre 2011

Coitum lunghissimum

Ma chi te la da’ stanotte?
Fatti ‘na seeeeeeeega!

20111112-214935.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 12 novembre 2011

Godo

Si e’ dimesso.

20111112-214302.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 8 novembre 2011

il mio bilancio lo farà tremonti

perchè a me… poco importa!

a letto, con la pioggia, sotto le coperte, mi sentivo ancora 15 anni.

e riflettevo da quarantenne: quando si è giovani, ci sono un fracco di cose che potremmo fare ma non sappiamo quali siano. quando “cresciamo”, nella coscienza del poi, sappiamo perfettamente cosa avremmo potuto fare ma – spesso – è tardi per farle!

è una bella fregatura, bisognerebbe beccare quel momento in cui coincidono tempi e senno… ma ci si accorgerà di “quel momento” a 70 anni!

e allora… che dire… caro tremonti… il mio bilancio è positivo perchè mi guardo intorno e vedo che ho vissuto, incontrato e inciampato in persone che mi amano per quello che sono: parolacce, caratteraccio e puzze comprese.

evviva!

(se non mi fossi spiegata bene, era un “grazie di stare con me” a tutti voi)

Pubblicato da: gigiababette | 4 novembre 2011

un censimento tutto da ridere

che ridere!

Pubblicato da: gigiababette | 31 ottobre 2011

del the con gli spiriti


in tanti anni, non è mancato giorno in cui io andassi a casa da mum, la mattina, prima di andare al lavoro, a bere una bella tazza di the

il mio preferito: twinnigs earl grey.

lei con la sua tazza, io con la mia e il cucchiaino della fortuna: the bollente, latte e una saccarina

anche il mio cane Bella era un’abitudinaria: essendo beagle non poteva fare a meno di un zin di the a colazione, versato direttamente ed esclusivamente dalla tazzona di mum

e quante volte le ho detto di non fare la stemegna? cercava di risparmiare su tutto e trovavo nascosta la bustina strizzata che avrebbe riutilizzato per un altro the… “ma dai mum!”

l’altro giorno ho avuto il coraggio di comprare l’earl grey: ho aperto la scatola e sono stata sommersa da questo profumo di bergamotto che mi ricorda casa, caldo e famiglia, con quei vetri appannati dai quali guardare fuori con la fronte appoggiata al fresco e un biscotto che si scioglie nella tazza

magone… figuriamoci… vado a dormire con questo profumo negli occhi, mi sveglio prestopresto ma è troppo per alzarsi e mi riaddormento e sogno…

mi sto avvolgendo i capelli bagnati con un turbante rosa e dico “don, dobbiamo andare a prendere mum all’ospedale e portarla a casa… è là da troppo tempo e non vorrei che pensasse che la sto dimenticando”
esco dal bagno e trovo mia mum che mi guarda e mi dice “ninin, la mamma non può tornare” e mi abbraccia

di quegli abbracci grassi d’amore, con il mio crapino in quell’incavo del collo, fatto appostapposta per gli abbracci di mum

apro gli occhi singhiozzando perchè il distacco dalle braccia è duro e pesante e certo, la mamma non può tornare, con quel dolore lacerante di vuoto eterno

mi alzo, vado in cucina, metto a riscaldare l’acqua, apro l’armadietto e tiro fuori una bustina di the, strizzata, già usata ieri… la mia tazza, il mio cucchiaino della fortuna e ti ritrovo lì, mum, in quel vapore profumato.

Pubblicato da: gigiababette | 29 ottobre 2011

Controsenso?

Comunista e consumista

Commenterò santoro con il mio nuovo iPhone 4s

Eeeeeh….

20111029-224713.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 ottobre 2011

La morte

Di madre, di padre, di cane o di gatto, di zio, di zia, di fiore, di nonna e nonno, diverme o pesce, di amico o sconosciuto
Il desiderio, unanime: che non abbia “capito”.
Nella vita rincorriamo un ordine. nella morte, la confusione.

20111023-232830.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 23 ottobre 2011

Bonsoir fines

Dopo una giornata di freddo, di imbecilli e di stanchezza, ho mangiato e bevuto meravigliosamente
Ora, ho deliziato le micine con un sonoro rutto: voto 7,5 (un evento: non raggiungo mai il 5)
Perdonatemi, ma il rilassamento pretende la gigiasgrezza! 🙂

20111023-221613.jpg

Pubblicato da: gigiababette | 19 ottobre 2011

visione sbilenca

(scribacchiata con l’ansia alla bocca, una notte, su un catalogo offerte della coop)

io, che guardo sempre “di là”. mai direttamente ma solo sopra, sotto, di sottecchi, a destra o a sinistra.

quell’obiettivo – il mio o di una macchina fotografica – non lo voglio proprio vedere

il mio me, domani, dopo ora, dopo poi… no, non mi va

di lato si sta bene, le lenti non soffrono e la visione è solo laterale

una ferita al cuore, insopportabile, un dolore di lacrime in me che vado, torno, ritorno, ritorto, torto, vengo, sovvengo. io.

dallo stomaco in su, rasmi di malumore e ricordi compressi in pillole di gioie da masticare amaro (amore), senz’acqua, mandandole giù a raschiar la gola, per tenerne viva l’immagine

poi, la solitudine del mio sguardo storto, lontano dall’obiettivo (qualechesia) che mi rende strabica

e qui, aspetto di ricevere la mia “lettera a”. a di ancora, a di addio, a di anna

a di amorte

Pubblicato da: gigiababette | 18 ottobre 2011

non è troppo presto?!

stamattina, arrivo in negozio e mi accingo a sollevare le fetide, pesantissime serrande.

la prima, ok

la seconda, niente. ci riprovo inveendo contro berlusconi perchè – sicuramente – è stato lui a bloccarmela

mentre snocciolo sbuffi e parolacce, mi si avvicina un giovane universitario e mi dice “signora, posso aiutarla?”

avete presente quando nei film di dario argento la bella bambina bionda si volta ed è un mostro ripugnante?

ecco, io. l’ho guardato “con occhi di bragia” e gli ho ringhiato “NO, GRAZIE”

se n’è andato impaurito, giuro

mi sono sentita come quelle vecchine a cui cerco di cedere il posto sull’autobus e loro si offendono

evabbè… alla vigilia dei 40… queste cose non devono succedere… quasi quasi dopo vado dal parrucchiere… 😉

Older Posts »

Categorie